Per risolvere la crisi, vediamo anzitutto il Piano A
A grandi linee, è quello che sta cercando di fare l'attuale Governo.
Dato che il problema principale è dato dal debito pubblico, che richiede il pagamento di interessi da usura per essere rifinanziato, si tratta di far diminuire lo stock di debito.
Per fare questo bisogna invertire la tendenza rispetto ai trent'anni precedenti: invece che avere uscite maggiori delle entrate (il che fa aumentare il debito), avere entrate maggiori delle uscite (il che lo fa diminuire)
E quindi:
- aumentare le tasse
- diminuire la spesa pubblica
Se si riesce a fare questo, il debito dovrebbe cominiciare a diminuire gradualmente, e di conseguenza i mercati dovrebbero far diminuire il premio richiesto per il rischio-Italia: da 400 punti di spread questo dovrebbe calare gradualmente fino a 150-200 punti, innescando una specie di circolo virtuoso: minori interessi passivi, quindi minori spese, quindi minor deficit, quindi minor debito ecc. ecc.
Sulla carta, il piano A è ineccepibile, dovrebbe funzionare.
Però personalmente ritengo che non funzionerà, per questi motivi:
- aumentare le tasse e diminuire la spesa pubblica sono misure altamente impopolari. Man mano che la morsa si stringe, sono da mettere in preventivo scioperi, rivolte di piazza, magari attentati ecc.
L'attuale Governo, oltre tutto, non ha nemmeno una base elettorale vera e propria, è un governo "tecnico", è soggetto per non dire succube al variabile umore delle forze politiche. Se stringe troppo la morsa, è destinato a cadere, e chissà chi verrà al suo posto.
- più radicalmente, ritengo che il piano A non sia nemmeno desiderabile. Farà guarire la malattia, ma ucciderà il paziente. Già adesso la disoccupazione sfiora il 10%, le amministrazioni pubbliche non pagano i debiti (ci sono interi settori economici in crisi nera per questo motivo), è da mettere in preventivo un'autentica strage di aziende.
Keynes avrà anche preso qualche cantonata, ma almeno ci ha insegnato che quando c'è crisi economica, bisogna ridurre le tasse e aumentare le spese, altrimenti l'economia peggiora ulteriormente e alla fine non resta più quasi nessuno in grado di pagarle, le tasse, e di generare un aumento del Pil.
Il problema, non dimentichiamolo, nasce dal rapporto debito/Pil troppo elevato. Il piano A farà probabilmente diminuire il numeratore (il debito), ma purtroppo farà diminuire anche il Pil, per cui alla fine non è nemmeno detto che il rapporto debito/pil diminuisca. Per cui ci ritroveremo comunque con spread altissimi, interessi insostenibili e per di piu' un'economia in crisi cronica.
Personalmente, ritengo che sarebbe di gran lunga meglio il piano B, anche se apparentemente piu' drastico ..... Ma che cos'è questo piano B ? ne riparleremo presto
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